La Svizzera si trova al centro dell’Europa e confina con soli Paesi europei, allora perché non è ancora entrata a far parte dell’UE?
Ne abbiamo parlato in occasione della presentazione del libro “Schweiz und Europa” con l’autore Andreas Schwab, europarlamentare e presidente della delegazione per le relazioni con la Svizzera e lo Spazio economico europeo (SEE).
Durante l’evento “UE-Svizzera, una relazione nel cuore dell’Europa”, moderato dalla Vicedirettore TG2 RAI, Maria Rita Grieco, è intervenuto anche il Vicepremier e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Antonio Tajani.
Nonostante la Svizzera vanti legami storici, culturali e geografici con l’Unione Europea, non si è mai voluta integrare totalmente, rifiutando l’adesione allo Spazio Economico Europeo (SEE) trent’anni fa e non portando mai a termine un Accordo Quadro istituzionale. Il Consiglio federale svizzero è incaricato ora di esaminare l’ipotesi dell’adesione della Svizzera allo SEE e di presentare un rapporto al riguardo.
Per comprendere le ragioni di tale scelta, vanno analizzate le specificità dello Stato svizzero. Tajani sottolinea il forte carattere di autonomia dello Stato, dove con soli 8 milioni di abitanti ci sono ben 4 lingue ufficiali: una di queste l’italiano (le altre sono tedesco, francese e romancio). Il Vicepremier conferma gli ottimi rapporti tra Italia e Svizzera, ma è necessario collaborare per una maggiore cooperazione anche a livello comunitario.
“Gli svizzeri a volte vedono le istituzioni europee come una sorta di governo centralista che può ledere lo Stato, piuttosto che come un eventuale valore aggiunto. Ma un miglioramento e inquadramento della situazione sarebbe nell’interesse di entrambe le parti.” sostiene Tajani.
Schwab ribadisce sia infatti necessario considerare “l’Europa come un’opportunità di crescita, non come un limite. Dobbiamo essere meno timidi e più aperti.”
Il mondo sta cambiando, la situazione geopolitica è in continua evoluzione e per questo è necessario rimanere sempre aggiornati, svincolandosi da convinzioni del passato ed accogliendo in modo fiducioso i cambiamenti e le nuove possibilità.
Ma il governo attuale in Svizzera, racconta Schwab, è di grande coalizione e nessuno vuole prendere il rischio di una decisione così influente.
La cooperazione tra l’Unione europea e la Svizzera è comunque già molto positiva, ci sono attualmente 120 accordi Bilaterali, ma sarebbe necessario aggiornarli e creare un quadro unico. Nuovi accordi possono creare nuove opportunità per la Svizzera; aprire le porte al mercato e aumentare le esportazioni, ad esempio.
Andreas Schwab, rispondendo alla nostra intervista come redazione di Milestone, ha riassunto nei seguenti quattro punti alcune delle motivazioni per cui la Svizzera dovrebbe entrare a far parte dell’UE e creare un accordo quadro istituzionale:
- la necessità di avere un organo di garanzia Costituzionale, come la Corte di Giustizia dell’UE o la Corte Costituzionale in Italia;
- avere un accordo quadro per regolamentare e limitare gli aiuti di Stato;
- definire e regolamentare a livello europeo i diritti degli stranieri in Svizzera;
- garantire un accesso più facile alla Svizzera per le persone che vivono in zone di confine.
Abbiamo chiesto anche qual è l’opinione dei giovani svizzeri nei confronti dell’Unione europea:
“Sono più positive, più positiva è la loro opinione in direzione dell’UE che della vecchia gente! Però anche loro vedono sia vantaggi che svantaggi, e dobbiamo migliorare noi come Europa per essere ancora più bravi!”
Guarda qui l’intervista!