Lo scorso fine settimana, rappresentanti dell’Unione Europea e del governo talebano si sono incontrati a Doha per discutere della situazione umanitaria. La nota dell’EEAS (European Union External Action Service) specifica che “questo dialogo non implica il riconoscimento da parte dell’UE del governo provvisorio, ma fa parte dell’impegno operativo dell’UE nell’interesse della popolazione europea e afghana”.
Nell’incontro durato due giorni, la delegazione dell’UE ha affermato che continuerà a fornire assistenza umanitaria a donne, uomini e bambini in stato di necessità. Ha poi invitato la controparte ad adottare riforme costituzionali, anche minime, che possano garantire una maggior democraticità all’Afghanistan e assicurare il rispetto dell’eterogeneità etnica, politica e religiosa del paese, con una gestione della cosa pubblica che non solo veda la partecipazione di uomini e donne, ma che possa portare a una riappacificazione nazionale.
Dopo aver ribadito il suo impegno a promuovere pratiche di buon governo, la delegazione afghana ha confermato che lavorerà per garantire il transito in sicurezza di afghani e stranieri che desiderano lasciare il paese. Per questa ragione, entrambe le parti ritengono fondamentale mantenere gli aeroporti afghani aperti. La delegazione del governo talebano, in merito, ha richiesto assistenza per poter mantenere l’operatività aerea.
La delegazione afghana ha anche ribadito la sua volontà di rispettare la promessa di una “amnistia generale” nei confronti di coloro che hanno collaborato con i paesi occidentali negli ultimi 20 anni. Si sono inoltre detti pronti a rispettare i diritti umani, compresi quelli di donne, bambini e minoranze, e a fornire uguale accesso a tutti i livelli di istruzione sia ai ragazzi che alle ragazze, nonché a garantire l’ammissione nel mondo del lavoro alle donne. I rappresentanti del governo talebano hanno aggiunto di essere intenzionati a lavorare affinché il loro territorio non diventi luogo di attività terroristiche.
La delegazione europea ha aperto alla possibilità di inviare sostegni economici, che vadano però a diretto beneficio della popolazione afghana, in aggiunta all’assistenza umanitaria. In risposta all’interesse manifestato dalla delegazione afghana nel riavviare relazioni diplomatiche, la delegazione dell’UE ha ventilato la proposta di una limitata presenza diplomatica a Kabul, che non presupporrebbe il riconoscimento del governo talebano e a condizione che le autorità locali assicurino la sicurezza e la protezione dello staff europeo.