L’attuale conflitto in Ucraina sta mettendo a rischio la sicurezza alimentare di milioni di persone, specialmente in paesi a basso reddito che dipendono dalle importazioni di cibo e fertilizzanti. L’Unione europea sta prendendo misure per garantire il ripristino della sicurezza alimentare globale attraverso la cooperazione internazionale. Inoltre, sta mobilizzando aiuto umanitario e supporto agli agricoltori più in difficoltà.
La guerra e la crisi della sicurezza alimentare
La guerra ha avuto un impatto immediato sulla sicurezza alimentare. I costi lungo tutta la filiera alimentare sono aumentati. In particolare l’aumento dei costi di energia e fertilizzanti hanno destabilizzato il mercato dell’agricoltura e interrotto i flussi commerciali da e verso l’Ucraina e la Russia.
La risposta dell’UE
L’UE, in qualità di partner affidabile per i paesi di tutto il mondo, si adopera per garantire la sicurezza alimentare globale e creare sistemi alimentari resilienti.
La disponibilità di cibo non è attualmente a rischio nell’Unione, poiché il continente è ampiamente autosufficiente per molti prodotti agricoli. Tuttavia, il settore agricolo è un importatore netto di prodotti specifici, ad esempio le proteine dei mangimi. Questa vulnerabilità, insieme agli alti costi dei fattori di produzione, sta causando problemi di produzione per gli agricoltori e rischia di far aumentare i prezzi dei prodotti alimentari.
La Commissione europea propone una serie di azioni a breve e medio termine per migliorare la sicurezza alimentare globale e sostenere gli agricoltori e i consumatori nell’UE. Ciò viene eseguito alla luce dell’aumento dei prezzi alimentari e dei costi dei fattori di produzione:
- aiutando ad ottenere il grano dall’Ucraina
- sostenendo le popolazioni vulnerabili
- intensificando la produzione alimentare
- rimuovendo delle restrizioni al commercio alimentare e promozione del multilateralismo
Supporto agli agricoltori dell’UE
500 milioni di euro saranno distribuiti in stanziamenti nazionali per sostenere direttamente gli agricoltori più colpiti dai costi dei fattori di produzione e dalla chiusura dei mercati di esportazione. I paesi dell’UE possono integrare questo sostegno fino al 200% con fondi nazionali.
La Commissione ha già:
- concesso una deroga eccezionale e temporanea per consentire la produzione di colture su terreni messi a riposo all’interno dell’UE, pur mantenendo i pagamenti integrali per l’inverdimento per gli agricoltori
- proposto un nuovo quadro di crisi temporaneo che riguarderebbe anche gli agricoltori, i produttori di fertilizzanti e il settore della pesca
La Commissione introdurrà inoltre misure di rete di sicurezza del mercato, per sostenere il mercato delle carni suine alla luce della situazione particolarmente difficile in cui versa il settore.
Fonte: Commissione europea