Il Prodotto Interno Lordo (PIL) è stato tradizionalmente utilizzato per fornire una panoramica generale dello sviluppo economico e sociale. Per costruire un’analisi più approfondita della qualità della vita il PIL viene integrato con altri indicatori.
Eurostat fornisce statistiche recenti sugli indicatori della qualità della vita per ogni Stato membro. Questo strumento presenta un’analisi dettagliata di 8 + 1 dimensioni misurabili statisticamente per rappresentare i diversi aspetti complementari del benessere. Tempo libero e interazioni sociali rappresentano la quinta dimensione. Una panoramica di questa tipologia di indicatori per ciascuno Stato membro è disponibile qui.
Politiche dell’UE sulla quinta dimensione degli indicatori della qualità della vita.
L’importanza attribuita dalle società moderne all’equilibrio vita-lavoro sottolinea il ruolo che il tempo libero e le interazioni sociali possono svolgere nella nostra qualità della vita. Sono diverse le politiche dell’UE che influenzano il tempo libero e le interazioni sociali.
Tramite tali politiche l’UE cerca di preservare il patrimonio culturale comune dell’Europa e contribuire a renderlo accessibile a tutti attraverso iniziative come il Programma Cultura, Europa creativa, Erasmus+. Nel 2016 la Commissione europea ha adottato una comunicazione: Verso una strategia dell’UE per le relazioni culturali internazionali. Ciò ha fornito una serie di principi guida per l’azione dell’UE nel campo delle relazioni culturali, tra cui:
- promuovere la diversità culturale e il rispetto dei diritti umani;
- promuovere il rispetto reciproco e il dialogo interculturale;
- garantire il rispetto della complementarità e della sussidiarietà;
- incoraggiare un approccio trasversale alla cultura;
- promuovere la cultura attraverso i quadri esistenti per la cooperazione.
Il tempo libero
Fin dall’antichità Aristotele definì il tempo libero come il fondamento della cultura, la tensione dell’individuo verso la libertà dalle preoccupazioni quotidiane dal lavoro e quindi come una condizione dell’anima che attraverso la contemplazione ricerca la verità e la vera felicità.
In epoca contemporanea, è definito come il tempo che resta a disposizione dell’individuo dopo aver lavorato, soddisfatto i bisogni essenziali e atteso ad altri obblighi quotidiani, personali o familiari, e che utilizza nella maniera che ritiene più opportuna.
Tuttavia, i dati sull’utilizzo del tempo sono scarsamente disponibili e quindi un’analisi quantitativa del tempo libero è difficile da fare. Sono invece disponibili dati sulla percentuale di persone impegnate in diversi tipi di attività ricreative e di coloro che non lo sono, compresi i motivi. Queste statistiche presenti nelle statistiche UE sul reddito e le condizioni di vita (EU-SILC) permettono di avere una analisi qualitativa.

Il grafico mostra che circa due terzi (67,3%) della popolazione adulta dell’UE ha partecipato ad almeno una di queste attività, una quota che andava da oltre l’85,% in Svezia, Paesi Bassi, Danimarca e Finlandia, fino a meno di 50% in Italia, Croazia, Bulgaria e Romania. Si nota anche come i vincoli monetari sono uno dei principali fattori che impediscono alle persone di frequentare cinema e teatri, o assistere a concerti ed eventi sportivi.
Nella maggior parte degli Stati membri settentrionali e occidentali c’era un divario relativamente piccolo nei livelli di partecipazione tra i diversi quintili di reddito, con differenze leggermente maggiori registrate generalmente negli Stati membri meridionali.
Interazioni sociali
Il concetto di interazione sociale è definito come un vasto campo di fenomeni empirici che possono essere sia azioni quotidiane di routine che a eventi eccezionali.
Oltre alla loro funzione di base di soddisfare il naturale bisogno umano di socializzazione, interazioni sociali più frequenti e più gratificanti, sono anche associate a una serie di risultati di vita diversi, come una salute migliore o maggiori possibilità di trovare un lavoro. Più specificamente, il sostegno sociale – o avere qualcuno su cui fare affidamento in caso di bisogno – è considerato una variabile particolarmente importante per spiegare la distribuzione della felicità. Ad esempio, è stato scelto come uno dei sei indicatori chiave utilizzati nel rapporto sulla felicità mondiale delle Nazioni Unite.
Oltre a comprendere il nostro bisogno fondamentale di impegnarci in attività, la qualità delle interazioni sociali può promuovere l’esistenza di relazioni di supporto, fiducia interpersonale e coesione sociale.
Una valutazione delle interazioni sociali dovrebbe distinguere tra tre aspetti diversi ma interconnessi:
- le attività con le persone, cioè l’essere in contatto o fare cose con la famiglia, i parenti o gli amici e la soddisfazione che si trae da queste relazioni personali;
- attività per le persone, cioè il proprio coinvolgimento in attività di volontariato formali e informali;
- relazioni di supporto, dimostrate dalla propria capacità di ottenere aiuto e supporto personale in caso di necessità.

All’interno dell’UE, la soddisfazione per le relazioni personali è leggermente aumentata da 7,8 nel 2013 a 7,9 nel 2018. In totale, 19 Stati membri hanno registrato un aumento e 5 paesi hanno registrato un calo dei livelli di soddisfazione nei confronti delle relazioni personali, in particolare Danimarca, Paesi Bassi, Lettonia (tutti -0,3), Lituania e Lussemburgo (entrambi -0,2).
I livelli di soddisfazione più elevati nel 2018 sono stati misurati in Irlanda, Malta, Austria e Slovenia (tutti a 8,6), con altri nove paesi che hanno ottenuto un punteggio superiore a 8,0 punti. Tutti gli altri Stati membri hanno registrato livelli di soddisfazione superiori a 7,0 ad eccezione della Bulgaria che ha registrato un valore di 6,6.
In conclusione, dati suggeriscono che le persone con bassi livelli di reddito generalmente trascorrono meno tempo (rispetto alla popolazione nel suo insieme) impegnandosi in attività ricreative (relativamente costose), come andare al cinema o spettacoli dal vivo, visitare siti culturali o partecipare a eventi sportivi. Una percentuale inferiore di persone con livelli di reddito relativamente bassi ha beneficiato delle interazioni sociali, come i contatti regolari con la famiglia, i parenti o gli amici. Inoltre, le persone a basso reddito avevano meno probabilità (rispetto alla popolazione nel suo insieme) di partecipare ad attività di volontariato o di avere qualcuno su cui fare affidamento per relazioni di sostegno a cui chiedere aiuto o con cui discutere di questioni personali.