Entro la fine del secolo è previsto un aumento delle temperature di 2°C (rispetto al periodo preindustriale), con conseguenze gravissime per l’ambiente, le economie e la società. Per contrastare questo fenomeno, i paesi firmatari degli accordi di Parigi si sono impegnati a limitare l’aumento delle temperature a 1,5°C. In linea con gli accordi, l’Europa sta elaborando una strategia a lungo termine che porti ad una riduzione delle emissioni di gas a effetto serra del 40% entro il 2030 e dell’80-95% entro il 2050, rispetto ai livelli del 1990. L’obiettivo finale è la transizione, a livello mondiale ed entro la fine del secolo, verso un’economia che non gravi ulteriormente sul clima.
Per agevolare il raggiungimento di questi obiettivi, l’Europa sta elaborando una strategia e chiede il contributo degli Europei. Il 17 luglio ha lanciato una consultazione pubblica in merito per raccogliere pareri e opinioni sui percorsi tecnologici e socioeconomici da adottare. Attraverso lo strumento della consultazione si vogliono, inoltre, raccogliere informazioni, dati e conoscenze fattuali non ancora prese in considerazione.
Le domande riguardano la riduzione dei gas a effetto serra, l’impatto dei consumatori, le attività economiche, l’energia, le foreste e l’uso del suolo, l’istruzione e la ricerca, i finanziamenti, le metatendenze, gli operatori e l’adattamento ai cambiamenti climatici. L’ultima parte del formulario è tecnica e più adatta agli operatori del settore.
Per partecipare, basta compilare un formulario online disponibile in tutte le lingue ufficiali dell’UE (a eccezione dell’irlandese). La compilazione richiede circa 25 minuti e non è obbligatorio rispondere a tutte le domande. Infine, i risultati della consultazione saranno pubblicati sul sito della Commissione, visibili per tutti.