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Progetto EUyouth4EUgoals – Inclusive Societies, Bucarest

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Il 12 settembre Emma, Khanifa e Sara sono partite alla volta di Bucarest per partecipare all’evento “Inclusive societies”, che rappresenta il terzo obiettivo dell’ “EUyouth4EUgoals” il quale punta al coinvolgimento e la partecipazione dei giovani nella società e permette l’incontro tra ragazz* di Paesi europei. Con il progetto #EUYOUTH4EUGOALS promuoviamo l’impegno dei giovani e delle giovani all’interno della Strategia europea.

Ecco le parole delle ragazze tornate da questa esperienza europea:

PROGEU ci ha permesso di partecipare al progetto #EUyouth4EUgoals, svoltosi a Bucarest dal 12 al 14 settembre, ha visto riunirsi 20 giovani da Italia, Spagna, Germania, Lituania, Romania e Grecia per discutere di società inclusive.
Le tre giornate di workshop hanno spinto tutti i partecipanti ad essere attivi nella discussione e nelle attività, creando un dialogo interculturale proficuo.
I partecipanti hanno potuto fare esperienza della marginalizzazione dei gruppi più a rischio di esclusione: disabili, disoccupati, immigrati, senzatetto.
A partire da questo, sono stati poi creati diversi Alberi dei Problemi ed Alberi degli Obiettivi: due strumenti per individuare un problema, con le sue cause ed i suoi effetti, e un obiettivo per cominciare a risolvere il problema, attraverso obiettivi, attività, risultati ed impatti.

Tramite l’esercizio “Take a step forward” è stato possibile comprendere le differenti opportunità di chi è svantaggiato rispetto a chi è privilegiato e la differenza tra uguaglianza ed equità.
La partecipazione di tutti i gruppi sociali è fondamentale per una società democratica, così come la capacità di esprimere la propria opinione rispettando quella altrui e cercando un compromesso. Riconoscere l’effettivo grado di partecipazione è altrettanto fondamentale.

Al fine di rendere più consapevoli i partecipanti riguardo questo tema è stata spiegata la scala di partecipazione di Hart ed è stato poi portato avanti un esercizio di gioco di ruolo, “A Mosque in Sleepyville”. Quest’ultimo esercizio ci ha fatto riflettere sui conflitti che possono insorgere dalla convivenza tra diverse culture presenti in una comunità.
Inoltre, l’esercizio ha stimolato il dibattito tra i ragazzi partecipanti al workshop.

L’atmosfera che si è creata durante questi tre giorni di workshop è stata stimolante, positiva e, ovviamente, inclusiva.

La partecipazione a questo progetto ci ha permesso di divenire più consapevoli ed attente alle tematiche di inclusione sociale e ci ha dato la possibilità di sviluppare degli strumenti per analizzare criticamente i problemi che ci circondano, con l’obiettivo di trovare loro una soluzione“.