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Parlamento europeo, deputati chiedono embargo totale delle importazioni di gas russo

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“Il Parlamento esprime la più grande rabbia e indignazione per le atrocità delle forze armate russe e chiede che i responsabili dei crimini di guerra siano chiamati a risponderne”, si legge in una nota pubblicata sul sito del Parlamento europeo. Ieri, giovedì 7 aprile, i deputati hanno chiesto con una risoluzione ulteriori misure per contrastare l’invasione della Russia. La principale misura richiesta è  “un embargo totale e immediato sulle importazioni dalla Russia di petrolio, carbone, combustibile nucleare e gas”.

Oltre all’embargo, i deputati del Parlamento europeo hanno avanzato una serie di altre richieste:

  • – L’esclusione da parte dei leader europei della Russia dal G20 e da altre organizzazioni multilaterali.
  • – L’esclusione delle banche russe dal sistema SWIFT, il divieto dell’ingresso nelle acque territoriali dell’UE e l’attacco nei porti dell’UE di “qualsiasi nave battente bandiera russa, registrata, posseduta, noleggiata, gestita dalla Russia e il trasporto di merci su strada da e per Russia e Bielorussia”.
  • – Il sequestro di “tutti i beni appartenenti ai funzionari russi o agli oligarchi associati al regime di Putin, ai loro rappresentanti e prestanome, nonché alle figure legate al regime di Lukashenko in Bielorussia”.
  • – L’estensione alla Bielorussia delle sanzioni imposte alla Russia, onde evitare che Putin possa servirsi degli aiuti di Lukashenko per evitare le sanzioni dirette alla Russia.
  • – L’istituzione di un tribunale speciale delle Nazioni Unite per i crimini in Ucraina.
  • – L’intensificamento della consegna delle armi per permettere all’Ucraina di difendersi con efficacia e sostegno a tutti gli aiuti di tipo difensivo offerti alle forze armate ucraine dai Paesi UE e collettivamente attraverso lo strumento europeo per la pace.
  • – Corridoi umanitari sicuri per evacuare civili in fuga dai bombardamenti e il potenziamento delle reti di aiuti umanitari dell’UE in Ucraina.

Infine, come spiega la nota, le misure dovrebbero andare di pari passo con una strategia volta ad assicurare l’approvvigionamento energetico dell’UE nel breve periodo e da una serie di tappe da seguire per revocare le sanzioni nell’eventualità in cui “la Russia adotti provvedimenti intesi a ripristinare l’indipendenza, la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina entro i suoi confini riconosciuti a livello internazionale e ritiri completamente le proprie truppe dal territorio ucraino”.

La risoluzione è stata adottata con 513 voti favorevoli, 22 contrari e 19 astensioni.