Nel dicembre 2016, il Consiglio Europeo ha approvato il Piano di attuazione in merito a difesa e sicurezza, con l’intento di promuovere una politica di sviluppo sulle tematiche appena citate. Il piano prevede tre priorità: reazione alle crisi e conflitti esterni, sviluppo delle capacità dei partner, protezione dell’UE e dei cittadini. Per sostenere tali azioni, sono stati implementati:
- l’avvio di una revisione coordinata annuale (CARD) per rafforzare la cooperazione tra gli Stati membri in materia di difesa;
- la creazione di una capacità militare di pianificazione e condotta (MPCC) con il fine di migliorare le strutture di gestione delle crisi;
- il rafforzamento degli strumenti di reazione rapida dell’UE;
- l’istituzione di una cooperazione strutturata permanente (PESCO-Permanent Structured Cooperation) per il rafforzamento della cooperazione.
La cooperazione struttura permanente venne istituita nel 2017 ed è uno degli strumenti previsti dal Trattato di Lisbona che ha l’obiettivo di rafforzare la collaborazione reciproca tra Stati in merito a difesa e sicurezza, tramite la partecipazione a progetti di collaborazione. Il Consiglio europeo, a inizio novembre di quest’anno, ha concesso la partecipazione in via eccezionale a paesi terzi avviando, in questo modo, una cooperazione più inclusiva, ambiziosa e forte.
I motivi per cui il Consiglio ha ritenuto opportuno apportare tale modifica sono legate: alle pressioni statunitensi per una politica maggiormente incisiva, alla volontà di voler proseguire la collaborazione con il Regno Unito in campo di sicurezza e difesa ed infine, per rendere l’accesso agli appalti europei maggiormente accessibile.
Tuttavia, la concessione alla partecipazione ai progetti in ambito PESCO non viene concesso senza tener conto di alcun criterio, infatti, l’accesso al singolo progetto avverrà solo quando saranno rispettate una serie di condizioni legali, sostanziali e politiche:
- fondare un accordo legato allo scambio di informazioni classificate con l’Unione Europea;
- garantire la non-violazione degli interessi in merito a sicurezza e difesa dell’Unione Europea e dei suoi Stati Membri;
- condividere i valori fondanti dell’Unione Europea.
In merito al percorso di partecipazione di uno Stato terzo, verranno attuate una serie di operazioni prima dell’effettivo coinvolgimento dello Stato all’interno di un progetto.
In primo luogo, avvenuta la richiesta di partecipazione dello Stato a un progetto specifico PESCO, gli altri Stati partecipanti analizzeranno la richiesta, valuteranno se le condizioni presenti sono state soddisfatte e, in caso di esito unanime positivo, verrà inviata una notifica al Consiglio e all’Alto Rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza. A questi ultimi, sulla base dei requisiti di partecipazione, spetterà la decisione finale di valutazione. Ad accordo raggiunto, inizierà la negoziazione per l’accordo amministrativo tra gli Stati Membri partecipanti al progetto e lo Stato Terzo, tramite il quale si definiranno i vari aspetti in merito alla partecipazione: durata, fase di inizio-fine, cessazione accordo. Gli Stati Membri potranno continuare regolarmente ad esaminare il rispetto delle condizioni da parte dello Stato Terzo. Nuove opportunità di cooperazione e collaborazione come questa, tra Paesi UE e Paesi Terzi, potrebbe portare notevoli benefici in realtà differenti, producendo in questo modo, ulteriori iniziative a livello transcontinentale.
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