Al confine tra Ucraina e Russia il clima si fa sempre più teso. L’Unione europea, insieme agli Stati Uniti, sta riscaldando i motori per farsi trovare pronta nel caso in cui la Russia decidesse di colpire l’Ucraina. In questi giorni continuano i preparativi per definire la strategia e il pacchetto di sanzioni da adottare per arginare un eventuale attacco russo.
Venerdì, Ursula von der Leyen ha preso parte a una videoconferenza organizzata dal presidente americano Joe Biden per discutere degli sviluppi della crisi e di una risposta comune e coordinata. In questa incontro (non è la prima occasione in cui Biden e i leader europei hanno avuto modo di confrontarsi), von der Leyen ha affermato che le sanzioni riguarderebbero i settori della finanza e dell’energia e l’export di prodotti tecnologici. Il supporto allo stato ucraino verrà fornito anche sotto forma di un pacchetto di assistenza emergenziale da 1.2 miliardi di euro.
Nel frattempo, gli Stati Uniti hanno invitato i propri connazionali a lasciare il paese e anche chiesto il rientro dello staff non essenziale delle missioni diplomatiche. Anche tutti gli Stati membri dell’UE hanno invitato i propri connazionali ad allontanarsi dal territorio ucraino e hanno deciso di ridurre a loro volta lo staff non essenziale. Tuttavia, le missioni diplomatiche rimarranno operative. L’invasione russa dell’Ucraina sembra ormai imminente. Secondo lo Spiegel, la Cia ritiene che l’attacco russo potrebbe avvenire già nel corso di questa settimana.