Il Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto legislativo che mira a migliorare la funzionalità di alcuni organismi operanti nel sistema del Servizio Civile, quali la Rappresentanza degli operatori volontari e la Consulta nazionale. Il 18 Aprile 2018 è fissato il termine per inviare gli atti governativi contenenti disposizioni e integrazioni relativi al D.lgs del 6 marzo 2017 concernente l’istituzione e la disciplina del Servizio Civile Universale. E’ del 10 aprile 2018 la nota del Consiglio dei Ministri che annuncia gli ultimi adeguamenti. Tra le novità più rilevanti per i volontari che prenderanno servizio nel prossimo bando sono previste: una nuova articolazione della presenza in servizio che riguarderà il monte orario settimanale articolato in cinque o sei giorni e non più la “complessività” dell’impegno (art.8) e, specificatamente ai progetti di cooperazione allo sviluppo, l’introduzione di nuovi parametri per il trattamento economico (art.9). Per gli enti accreditati all’albo nazionale, è stata annunciata la richiesta di una maggior trasparenza nei criteri di pubblicizzazione e selezione dei volontari che dovranno prevedere tempistiche ridotte e l’istituzione di un’apposita commissione, con pubblicazioni delle comunicazioni sui siti ufficiali (art.7).
I cambiamenti introdotti dalle disposizioni interessano anche i settori d’intervento tradizionalmente ammessi al bando, che vedranno l’introduzione dell’area “educazione e promozione paesaggistica, ambientale, del turismo sostenibile e sociale”; ampliando gli interventi ricadenti nella tutela e valorizzazione territoriale ed ambientale.
Particolare menzione deve esser fatta per gli strumenti di rappresentanza e coinvolgimento degli enti territoriali ai fini della programmazione e condivisione della mission del servizio civile: difesa non armata e nonviolenta della Patria, mediante interventi di educazione alla pace tra i popoli e la promozione dei valori fondativi della Repubblica. Si rafforza il coinvolgimento delle Regioni mediante la Conferenza Permanente nata dall’intesa Stato-Regione con l’obiettivo di attuare una programmazione annuale dettagliata e garantire un piano triennale più coerente con le esigenze del Paese e dei giovani volontari. Anche la composizione della Consulta nazionale acquista maggior rilevanza grazie all’innalzamento del numero dei sui membri che passa da 15 a 23 (art.2-3). I soggetti pubblici e privati coinvolti nell’attuazione dei progetti di servizio civile, ricevono un nuovo impulso grazie alla possibilità di costituirsi come reti associative includendo anche i soggetti di secondo livello, ovvero le organizzazioni che associano enti di terzo settore (art.4).
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