Ogni anno, il 21 settembre, si celebra la giornata internazionale della pace.
Oggi più che mai, è fondamentale sottolineare l’importanza di questa parola, troppo spesso lasciata ai margini in un mondo dove prevale un linguaggio di odio e conflittualità.
L’aggressione della Russia in Ucraina ha richiamato l’attenzione globale sull’instabilità delle nostre democrazie. Stiamo vivendo un momento storico frammentato, dove risuona sempre maggiore la necessità di unirsi e collaborare per affrontare sfide globali che vanno oltre ogni confine, come il raggiungimento della pace nel mondo.
Oggi, come alle sue origini, l’UE ha tra i suoi valori fondamentali la pace, come riflette il numero 16 degli Obiettivi di sviluppo sostenibile. L’obiettivo ambisce a promuovere società inclusive e pacifiche orientate allo sviluppo sostenibile, garantire a tutti l’accesso alla giustizia e costruire istituzioni efficaci, responsabili e inclusive a tutti i livelli.
Nonostante il duro lavoro condotto fino ad oggi, solo nel 2022 abbiamo assistito ad un incremento dei conflitti del 50%, chiaro segnale della necessità di continuare a lavorare sul tema, attraverso sensibilizzazione, progetti e cooperazione.
La Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen la scorsa settimana al Discorso sullo Stato dell’Unione 2023 ha ricordato l’ideale con cui è nata l’Unione Europea e i suoi valori, sempre più attuali.
“La nostra Unione oggi riflette la visione di chi sognava un futuro migliore dopo la Seconda Guerra mondiale. Un futuro dove l’Unione delle nazioni, delle democrazie e delle persone lavora insieme per condividere pace e prosperità. Si credeva che l’Europa fosse la risposta alla chiamata della storia.”