Quanto si andrà a osservare all’interno del programma “Europa per i cittadini” (periodo 2014-2020) è, su larga scala, la risultante di una forte ripresa dall’esperienza dei precedenti periodi di programmazione. Un circuito di iniziative volte allo sviluppo della comprensione tra l’Unione e i suoi cittadini e soprattutto mirato al rafforzamento del senso di identità europea. Nell’intento globale di avvicinare l’Unione ai cittadini è possibile individuare due grandi obiettivi perseguiti:
Obiettivo 1-sensibilizzare alla memoria, alla storia e ai valori comuni dell’Unione nonché alle finalità dell’Unione.
Obiettivo 2– incoraggiare la partecipazione democratica e civica dei cittadini a livello di Unione.
Obiettivo 1-sensibilizzare alla memoria, alla storia e ai valori comuni dell’Unione nonché alle finalità dell’Unione.
Obiettivo 2– incoraggiare la partecipazione democratica e civica dei cittadini a livello di Unione.
In linea con gli obiettivi vengono, di tutta risposta, correlate le proposte attivabili che risultano logicamente diversificate anch’esse in:
Asse 1 – Memoria europea che si traduce in sostegno verso progetti miranti a promuovere la riflessione sulle cause e le conseguenze dei regimi totalitari nella storia moderna dell’Europa nonché progetti volti a commemorare le vittime dei loro crimini. Rappresentano priorità di questa tematica: la commemorazione dei momenti storici cruciali nella recente storia europea, la società civile e partecipazione civica sotto i regimi totalitari, elaborati inerenti antisemitismo, antigitanismo, xenofobia e altre forme di intolleranza e tutto ciò che concerne la transizione democratica e l’adesione all’Unione Europea
Asse 2– Impegno democratico e partecipazione civica. In questo caso le priorità manifestate in merito si modificano incentrandosi maggiormente nella discussione attorno al futuro dell’Europa e alla sfida all’euroscetticismo, nella promozione della solidarietà come concetto di base dell’UE e nella promozione del dialogo interculturale, inclusa la lotta alla stigmatizzazione degli immigrati e delle minoranze.
Asse 1 – Memoria europea che si traduce in sostegno verso progetti miranti a promuovere la riflessione sulle cause e le conseguenze dei regimi totalitari nella storia moderna dell’Europa nonché progetti volti a commemorare le vittime dei loro crimini. Rappresentano priorità di questa tematica: la commemorazione dei momenti storici cruciali nella recente storia europea, la società civile e partecipazione civica sotto i regimi totalitari, elaborati inerenti antisemitismo, antigitanismo, xenofobia e altre forme di intolleranza e tutto ciò che concerne la transizione democratica e l’adesione all’Unione Europea
Asse 2– Impegno democratico e partecipazione civica. In questo caso le priorità manifestate in merito si modificano incentrandosi maggiormente nella discussione attorno al futuro dell’Europa e alla sfida all’euroscetticismo, nella promozione della solidarietà come concetto di base dell’UE e nella promozione del dialogo interculturale, inclusa la lotta alla stigmatizzazione degli immigrati e delle minoranze.
Nel caso specifico dell’asse 2, per la sua realizzazione, ci si può avvalere di tre diverse misure:
1. Gemellaggio di città nel caso in cui si trattasse di progetti che favoriscano gemellaggi tra città attorno a temi in linea con gli obiettivi del programma;
2. Reti di città inerenti progetti aventi come scopo la creazione di reti tematiche tra città gemellate;
3. Progetti della società civile promossi da partenariati e reti transnazionali che coinvolgono direttamente i cittadini.Sia le risorse finanziarie destinate all’attuazione delle varie proposte, sia le scadenze relative a quest’ultime riportano un margine di variazione a seconda di che proposta si tratti. Nello specifico vediamo che per i progetti attinenti all’Asse 1 (cui scadenza è prevista per il 04/02/2020) sono previsti contributi UE che arrivano a un massimo di €100.000 per singolo progetto. Di contro il finanziamento previsto per ogni progetto aderente alla misura 1 dell’asse 2 ammonta a €25.000 massimo (scadenze fissate per 04/02/2020 e 01/09/2020) diversamente da quanto previsto per i progetti rientranti nelle misure 2 o 3 della medesima proposta che possono vantare fino a un massimo di €150.000 (contributo da intendersi sempre per singolo progetto con scadenze fissata anch’essa per il 01/09/2020).In qualità di beneficiari a cui il bando è rivolto vediamo enti pubblici o organizzazioni non-profit aventi personalità giuridica stabiliti in uno dei Paesi attualmente ammissibili al programma.
1. Gemellaggio di città nel caso in cui si trattasse di progetti che favoriscano gemellaggi tra città attorno a temi in linea con gli obiettivi del programma;
2. Reti di città inerenti progetti aventi come scopo la creazione di reti tematiche tra città gemellate;
3. Progetti della società civile promossi da partenariati e reti transnazionali che coinvolgono direttamente i cittadini.Sia le risorse finanziarie destinate all’attuazione delle varie proposte, sia le scadenze relative a quest’ultime riportano un margine di variazione a seconda di che proposta si tratti. Nello specifico vediamo che per i progetti attinenti all’Asse 1 (cui scadenza è prevista per il 04/02/2020) sono previsti contributi UE che arrivano a un massimo di €100.000 per singolo progetto. Di contro il finanziamento previsto per ogni progetto aderente alla misura 1 dell’asse 2 ammonta a €25.000 massimo (scadenze fissate per 04/02/2020 e 01/09/2020) diversamente da quanto previsto per i progetti rientranti nelle misure 2 o 3 della medesima proposta che possono vantare fino a un massimo di €150.000 (contributo da intendersi sempre per singolo progetto con scadenze fissata anch’essa per il 01/09/2020).In qualità di beneficiari a cui il bando è rivolto vediamo enti pubblici o organizzazioni non-profit aventi personalità giuridica stabiliti in uno dei Paesi attualmente ammissibili al programma.
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