La Relazione di monitoraggio del settore dell’istruzione e della formazione per il 2020 della Commissione Europea, mette in evidenza i risultati che sono stati raggiunti in merito all’educazione e cura della prima infanzia (ECEC). Il trend è sostanzialmente positivo, in quanto nell’ultimo decennio si attesta che la media dei bambini dai 4 anni di età che hanno accesso all’ECEC è prossimo all’obiettivo del 95% prefissato dall’Unione Europea.
Infanzia, contesti socio-economici e pandemia
Tuttavia risulta che i bambini provenienti da contesti socio-economici più svantaggiati partecipano in misura minore. Nonostante le risposte alla pandemia per garantire una continuità delle attività didattiche ed educative, la recente pandemia di Covid-19 ha aggravato la situazione ampliando le difficoltà degli alunni appartenenti a contesti socio-economici più svantaggiati, limitando l’accesso all’ECEC. La chiusura delle scuole ha avuto un generale impatto negativo sia per la minor efficacia dell’insegnamento a distanza, sia per l’accesso ai servizi che gli Stati hanno messo a disposizione. Questo causerà una sostanziale disparità tra le famiglie. Secondo i dati Eurostat 2019 che analizzano l’arco temporale che va dal 2014 al 2019, sebbene il trend delle famiglie che avessero accesso ad internet si rivelasse positivo, esisteva ancora un sostanzioso tasso di esclusione causato sia dal reddito che dal luogo di domicilio. Coloro che abitano in città avrebbero più facilmente accesso ad internet rispetto alla periferia. Secondo una recente pubblicazione della Direzione Generale per l’Educazione, la Gioventù, lo Sport e la Cultura della Commissione Europea, la mancanza di accesso ai mezzi di fruizione online ha provocato difficoltà nell’apprendimento e abbandoni scolastici, pur prendendo come campo d’indagine paesi che maggiormente hanno indirizzato sforzi per assicurare la continuità delle attività online, coma la Francia e la Svizzera.
Le sfide per il futuro
Nella comunicazione sulla realizzazione dello spazio europeo dell’ istruzione entro il 2025, la Commissione ha annunciato una nuova iniziativa intitolata “Percorsi per il successo scolastico” sia per garantire a tutti l’accesso alle competenze di base che per ridurre al minimo il numero degli studenti che abbandonano gli studi prima di conseguire almeno il diploma di studi secondario. Nella primavera del 2021 verrà avviata una consultazione pubblica per raccogliere le opinioni dei cittadini sull’iniziativa. Considerate le criticità della pandemia che hanno limitato l’accesso all’ECEC alle categorie di alunni svantaggiati, la sfida per il futuro non potrà prescindere da interventi complementari sia sul piano delle politiche sociali che sull’innovazione digitale. Il piano d’azione per l’istruzione digitale 2021-2027 fornisce risposte in questo senso, contemplando tra i suoi obiettivi il miglioramento dei mezzi di fruizione esistenti e la creazione di nuovi. Sul piano delle politiche sociali, la Commissione Europea ha annunciato una Garanzia Europea per l’infanzia, da includere nel prossimo bilancio UE 2021-2027.