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Consiglio e Parlamento europeo, accordo per migliorare equilibrio di genere nei consigli di amministrazione delle società

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Di seguito si riporta il comunicato stampa del Consiglio dell’Unione europea tradotto in italiano.

Il Consiglio e il Parlamento europeo hanno raggiunto oggi [martedì 7 giugno] un accordo politico provvisorio su una nuova legge UE che promuove una rappresentanza di genere più equilibrata nei consigli di amministrazione delle società quotate.

Negli ultimi 10 anni sono stati compiuti alcuni progressi verso la parità nei consigli di amministrazione in tutta l’UE. Tuttavia, i progressi sono stati disomogenei e nell’ottobre 2021, in media, solo il 30,6% dei membri dei consigli di amministrazione e appena l’8,5% dei presidenti dei consigli erano donne (rispetto al 10,3% e al 3% del 2011).

Il Consiglio e il Parlamento europeo hanno quindi concordato che le società quotate in borsa dovranno puntare ad avere almeno il 40% delle posizioni di amministratore senza incarichi esecutivi ricoperte da membri del sesso sottorappresentato entro il 2026. Se gli Stati membri scelgono di applicare le nuove regole sia agli amministratori esecutivi che a quelli non esecutivi, l’obiettivo sarebbe il 33% di tutte le posizioni di amministratore entro il 2026.

Nel caso in cui gli Stati membri non raggiungano questi obiettivi, le società quotate dovranno mettere in atto procedure trasparenti per la selezione e la nomina dei membri del consiglio di amministrazione volte a correggere la situazione, come ad esempio una valutazione comparativa dei diversi candidati sulla base di criteri chiari e formulati in modo neutrale.

Possibili adeguamenti nazionali


Un Paese che, prima dell’entrata in vigore della direttiva, abbia compiuto progressi che si avvicinano agli obiettivi o abbia messo in atto una legislazione altrettanto efficace, può sospendere i requisiti della direttiva relativi al processo di nomina o selezione.

Vantaggi per le imprese


È dimostrato che i consigli di amministrazione più equilibrati prendono decisioni migliori. La presenza di un maggior numero di donne nelle posizioni decisionali in ambito economico dovrebbe inoltre favorire l’uguaglianza di genere all’interno delle aziende e della società in generale. Consentire a donne e uomini di esprimere il proprio potenziale è fondamentale per la crescita economica e la competitività in Europa.

Contesto e prossime tappe


Nella riunione del Consiglio del 14 marzo 2022, i ministri dell’Occupazione e degli Affari sociali hanno raggiunto un orientamento generale che ha spianato la strada all’avvio dei negoziati con il Parlamento europeo. Da allora si sono svolti tre cicli di negoziati (triloghi) con il Parlamento.

In seno al Consiglio, l’accordo sarà sottoposto all’approvazione del Coreper prima di passare alla procedura di adozione formale.