Con la legge di Stabilità dello scorso anno, approvata con fiducia, si era fissato di impegnare parte dei fondi europei per le scuole private, senza alcun dibattito parlamentare.
In merito a ciò il CSEE ha scritto una lettera affermando che i fondi europei vanno destinati all’istruzione di tutti, nel rispetto dei principi e dei valori fondamentali dell’UE. Nella lettera si esplicita che il Piano Operativo concordato dal governo Italiano con la Commissione Europea, impegna il governo italiano a «perseguire la lotta per ridurre la dispersione scolastica ed aumentare la qualità dell’istruzione, occupandosi allo stesso tempo di salvaguardare la sicurezza, la qualità e l’efficienza energetica delle infrastrutture» tramite il ricorso ai fondi pubblici europei provenienti dal Fondo Sociale Europeo (FSE) e del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FSER). Per tali motivi, si prosegue nella lettera, i finanziamenti provenienti da fondi UE devono essere destinati a un’istruzione di qualità gratuita per tutti e, in nessun modo, tali finanziamenti dovrebbero portare ad un’ulteriore privatizzazione dell’istruzione.
L’esortazione europea rivolta al Governo italiano è dunque per un impegno a garantire l’accesso, la gratuità e l’alta qualità dell’istruzione pubblica per tutti, con l’auspicio di una continua e costante collaborazione con le parti sociali.