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Borrell, in Myanmar situazione di violenza crescente

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Esattamente un anno fa, i militari prendevano il potere in Myanmar rovesciando il governo civile del paese, violando la volontà popolare che aveva espresso il proprio voto alle elezioni delle elezioni dell’8 novembre 2020. In questa occasione, l’Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza Joseph Borrell ha ricordato i tragici eventi che hanno colpito il Myanmar e ne hanno arrestato la transizione democratica, con terribili conseguenze per la popolazione.

Borrell ha ribadito la profonda preoccupazione dell’UE per la crescente violenza nel paese, che è andata via via deteriorando da quando si è verificato il colpo di stato. Nella sua dichiarazione l’Alto rappresentante ha : sono 1500 le persone uccise, 8600 quelle imprigionate, 80 condannate a more e 400 mila nuovi sfollati.

L’UE, ha dichiarato Borrell, condanna fermamente le violazioni di diritti umani nel paese e ribadisce la propria richiesta di un’immediata cessazione delle ostilità. In quest’ottica l’UE supporta il lavoro dell’Association of Southeast Asian Nations (ASEAN) per trovare una soluzione pacifica al conflitto, spiega Borrell, invitando la comunità internazionale a rafforzare il proprio impegno in Myanmar per porre rimedio al dilagare della violenza.