L’Unione europea sta attualmente affrontando una forte impennata dei prezzi dell’energia, dovuta principalmente dall’aumento della domanda globale di energia in generale e di gas in particolare, legata alla ripresa economica. Mentre le fluttuazioni dei prezzi dell’energia si sono verificate anche in passato, oggi l’UE esce dalla crisi COVID-19. Le famiglie e le aziende europee, spiega una nota del Comitato economico e sociale europeo, affrontano la prospettiva di bollette energetiche più alte in un momento in cui molti sono stati colpiti dalla perdita di reddito a causa della pandemia.
La Commissione europea, continua la nota, ha preparato una comunicazione per emanare e sostenere misure appropriate per mitigare l’impatto degli aumenti temporanei dei prezzi dell’energia. Il presente pacchetto di strumenti permette un approccio coordinato per proteggere le persone più a rischio. È attentamente calibrato per raggiungere l’obiettivo di affrontare gli effetti negativi di improvvisi aumenti dei prezzi e garantire l’accessibilità economica senza frammentare il mercato unico europeo dell’energia o mettere in pericolo gli investimenti nel settore energetico e la transizione verde.
Il Comitato spiega che, sebbene l’approvvigionamento energetico non sia a rischio immediato e i mercati prevedano attualmente che i prezzi all’ingrosso del gas si stabilizzino a un livello più basso entro aprile 2022, la sicurezza dell’approvvigionamento, i livelli di stoccaggio del gas e il corretto funzionamento del mercato del gas richiedono un monitoraggio particolare vista la stagione invernale. Oltre alle misure a breve termine, conclude la nota, la presente comunicazione fornisce una prospettiva sulle misure coordinate che la Commissione ritiene di adottare nel medio termine per garantire una migliore preparazione alle fluttuazioni dei prezzi del gas, riducendo al contempo la dipendenza dell’UE dai combustibili fossili.
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