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ProteggItalia è il Piano nazionale contro il dissesto idrogeologico, per la messa in sicurezza del territorio e per le opere di prevenzione del rischio, varato dal Governo il 27 Febbraio 2019
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ProteggItalia è il Piano nazionale contro il dissesto idrogeologico, per la messa in sicurezza del territorio e per le opere di prevenzione del rischio, varato dal Governo il 27 Febbraio 2019
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ProteggItalia è il Piano nazionale contro il dissesto idrogeologico, per la messa in sicurezza del territorio e per le opere di prevenzione del rischio, varato dal Governo il 27 Febbraio 2019. Il Piano può contare su vari stanziamenti, messi a sistema, per un totale di circa 11 miliardi di euro da ripartire nel triennio 2019-2021. Queste risorse finanzieranno progetti e interventi volti alla prevenzione e al miglioramento delle infrastrutture del nostro Paese.
3 miliardi sono già a disposizione per far fronte alle spese del 2019 per realizzare le opere urgenti, e quindi attivare immediatamente i cantieri (Piano stralcio 2019).
La dotazione finanziaria, oltre a interventi legati all’emergenza, è dedicata alla prevenzione e alla manutenzione delle molte infrastrutture in stato di deterioramento. Il Piano, inoltre, prevede azioni di semplificazione e rafforzamento della governance, per un più efficace coordinamento degli interventi e dell’utilizzo delle risorse finanziarie a disposizione.
ProteggItalia si basa sui seguenti pilasti fondamentali:
–Emergenza (di competenza del Dipartimento della Protezione Civile), gode di una dotazione già a disposizione per il triennio 2019-2021 di 2,6 miliardi di euro. La ripartizione tra Regioni dei fondi a disposizione è stata calcolata in base ai fabbisogni rilevati nei diversi territori e alle richieste pervenute dalle loro amministrazioni.
-Prevenzione (di competenza del Ministero dell’Ambiente e tutela del territorio e del mare). Il Piano investe in prevenzione 3,958 miliardi, ai quali vanno aggiunti altri 2,6 miliardi da stanziare entro il 2030. Il Piano stabilisce una serie di misure di semplificazione normativa che costituiscono l’ossatura del Ddl “Cantiere Ambiente”. Dal documento ufficiale dell presidenza del Consiglio dei Ministri si riscontra il piano operativo che verrà messo in atto.
Presso il Ministero dell’Ambiente verrà costituito un hub operativo per la gestione e l’organizzazione degli investimenti per interventi di messa in sicurezza contro il dissesto idrogeologico, in difesa del suolo, per la tutela del territorio e delle acque.
In ogni Regione verrà costituito un Nucleo Operativo di Supporto (NOS), composto da tecnici che supportano il presidente di Regione. L’obiettivo del Piano è di velocizzare i progetti e, al tempo stesso, assicurare una sostenibilità dei costi attraverso anche una ottimizzazione delle risorse e una gestione più efficiente.
–Manutenzione (di competenza del Ministero delle Politiche Agricole, Ministero dell’Interno, Ministero della Difesa, Presidenza del Consiglio).
Il Ministero delle Politiche agricole si occuperà della gestione di 2,371 miliardi di euro per la realizzazione di interventi finalizzati a:
-difesa idrogeologica aree montane, agricole e forestali;
-gestione forestale sostenibile;
-interventi di salvaguardia di infrastrutture legate all’agricoltura;
-recupero dei terreni abbandonati e di difesa dei boschi.
Il Ministero dell’Interno gestirà tutte le attività di manutenzione da realizzare nelle strutture della Pubblica Amministrazione, e indirizzerà i fondi nel seguente modo:
- 1,130 miliardi destinati ai Piccoli Comuni sotto i 20 mila abitanti per la manutenzione e messa in sicurezza di strade, scuole, patrimonio pubblico
- (400 milioni nel 2019 da Legge Bilancio 2019 + 300 milioni nel 2020 e 400 mln nel 2021 da Legge Bilancio 2018)
- Comuni delle zone a rischio sismico 1 e 2: opere di progettazione definitiva ed esecutiva relativa a interventi di miglioramento e adeguamento antisismico di immobili pubblici e messa in sicurezza del territorio dal dissesto idrogeologico. (30 milioni dal decreto 50/2017).Altri 230 milioni (Presidenza del Consiglio) e 40 milioni (Ministero Difesa) per la difesa del suolo e dissesto idrogeologico (riparto del fondo per il finanziamento degli investimenti e lo sviluppo infrastrutturale del Paese.
-Semplificazione e rafforzamento della governance
Per la realizzazione del Piano il Governo ha istituito una Cabina Di Regia per garantire il coordinamento tra i vari interventi. Palazzo Chigi metterà a disposizione una Cabina di regia alla quale parteciperanno le amministrazioni e i presidenti di Regione interessati agli interventi. Ogni progetto avrà un crono-programma per la sua realizzazione, con un soggetto attuatore e un sistema sanzionatorio per chi non rispetterà i tempi. Secondo il presidente Conte “questo coordinamento consentirà di avere effetti e impatti più significativi a livello sociale ed economico con tempi di attuazione ridotti”.
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