Migranti che diventano attori per esplorare un dramma, una speranza, una vita.
Al teatro Argentina di Roma dal 22 al 24 giugno, in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato, andrà in scena in prima nazionale lo spettacolo: “AfricaBar. Trenta attori in scena più uno sopravvissuti al deserto al mare e al teatro” di Riccardo Vannuccini, regista e studioso delle problematiche dello spettacolo e direttore artistico di Artestudio, con il quale, mediante il progetto Teatro in Fuga, ha potuto realizzare diversi laboratori teatrali in zone di guerre. I trenta attori sono richiedenti asilo inseriti nel progetto Teatro in fuga e saranno coordinati dall’Associazione ArteStudio affrontando e rileggendo il complicato dramma delle migrazioni forzate del nostro tempo, rievocando tradizioni, religioni e culture newzpharmacy.com/.
AfricaBar è un racconto ambientato in uno spazio ricco di cibo e chiacchiere, come un bar, ma all’interno di un “tempo” veloce ma denso, quello prima della partenza, della fuga verso una speranza, ma anche verso l’ignoto. “AfricaBar” vuole combinare gli opposti, interrogare il pubblico senza la presunzione di dare risposte, senza seguire un filo logico, perché lo scopo è di leggere la realtà attraverso la fantasia e non i dati o la cronaca. Lo spettatore diventa parte integrante della storia giacché può combinarla come crede, inserendo musiche e scene con una personale logica sequenziale. Gli attori diventano portatori di senso, ma disordinati, senza messaggio effettivo, senza rimandi ad altre verità se non quelle dell’essere in relazione.
Il progetto è sostenuto dalla Siae (Società Italiana degli Autori ed Editori) con il patrocino di Roma Capitale e realizzato in collaborazione con Teatro di Roma, Programma Integra, Armadilla S.C.S. Onlus, Cane Pezzato, Kink Kong Teatro, Le scarpe di Van Gogh, Nafta Hotel, Muses, Refugee Theatre company e la partecipazione della Galleria Nazionale d’arte Moderna, Museo Macro, Museo Nazionale Preistorico Etnografico Pigorini, la Libreria Griot e la libreria Odradek.
Per info africabar.info@gmail.com