Il 19 Agosto ricorre la Giornata Mondiale dell’Aiuto Umanitario, designata in memoria dell’attentato del 19 agosto 2003 al Canal Hotel di Baghdad, in Iraq, che uccise 22 persone, tra cui il capo umanitario in Iraq, Sergio Vieira de Mello.
Ogni anno, la Giornata si concentra su un tema, riunendo i partner di tutto il sistema umanitario per difendere la sopravvivenza, il benessere e la dignità delle persone colpite dalle crisi, e la sicurezza degli operatori umanitari. Il tema di quest’anno è The Human Race, per mettere in evidenza il costo umano immediato della crisi climatica, facendo pressione sui leader mondiali affinché intraprendano un’azione climatica significativa per le persone più vulnerabili del mondo.
Non solo la crisi climatica. Quest’anno la Giornata è ancora più significativa poiché ricade in un periodo di forte instabilità e crisi. Due fatti stanno richiamando l’attenzione della comunità internazionale: la conquista dell’Afghanistan da parte dei talebani e il terremoto che ha duramente colpito Haiti.
Per far fronte al peggioramento della situazione umanitaria in Afghanistan, l’UE ha dichiarato che continuerà a fornire al popolo afgano un’assistenza basata sui bisogni e invita tutti gli attori a consentire l’accesso sicuro e senza ostacoli all’assistenza umanitaria a donne, uomini e bambini afgani in difficoltà, e anche al gran numero di sfollati interni.
Il terremoto di magnitudo 7.2 del 14 agosto che ha invece colpito la parte sud-occidentale di Haiti, ha ucciso – stando alle ultime dichiarazioni delle autorità locali – 2.189 persone. Il numero dei feriti – mentre proseguono le operazioni delle squadre di soccorso – è salito a 12.200 e restano disperse 332 persone. Le forti scosse hanno inoltre distrutto edifici e case, danneggiato gravemente ospedali e scuole e interrotto reti idriche, strade e ponti.
Il terremoto ha colpito un paese già estremamente fragile, vulnerabile ai pericoli naturali e ai disastri causati dall’uomo, e che si è trovato impreparato ad affrontare l’arrivo della pandemia di coronavirus. La carenza di cibo e la malnutrizione, le epidemie di malattie e i bisogni umanitari generati dalla crisi migratoria in corso richiedevano già un’assistenza umanitaria sostenuta. Inoltre, la crisi del COVID-19 contribuisce a peggiorare la crisi di insicurezza alimentare in corso ad Haiti.
Alla luce di questi effetti devastanti, l’UE ha stanziato 3 milioni di euro in finanziamenti per l’aiuto umanitario delle comunità colpite. Per garantire un intervento il più rapido possibile, i fondi dell’UE saranno implementati dai partner umanitari già attivi nella risposta all’emergenza e sosterranno e rafforzeranno la loro capacità di fornire rapidamente aiuti umanitari agli haitiani più vulnerabili. I fondi saranno quindi destinati ad affrontare i bisogni più immediati come la fornitura di assistenza medica agli ospedali locali sovraccarichi, i servizi idrici, sanitari e igienici, gli alloggi e i servizi di protezione per le comunità più colpite e svantaggiate.